Più occupati, meno inattivi Segnali positivi per il lavoro

mercoledì 22 ottobre 2025

Servizi alle persone e alle imprese, commercio e costruzioni. Ecco i settori che in Sicilia avranno più bisogno di professionalità e lavoratori da oggi e fino al 2029. L’analisi è stata presentata ieri nel corso della tappa siciliana del tour nazionale di «C’è Posto per Te», promosso da Sviluppo Lavoro Italia, società in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in programma fino ad oggi a Palermo, in Piazza Verdi. Un truck itinerante che nasce con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, fornendo un supporto alle politiche attive per l’occupazione. Secondo i dati resi noti nel corso della tappa siciliana nel secondo trimestre del 2025, il mercato del lavoro in Sicilia registra un incremento degli occupati, che raggiungono 1 milione 456 mila unità (+36 mila rispetto allo stesso trimestre del 2024, +2,6%), con il tasso di occupazione in crescita al 48% (+1,4 punti percentuali). Migliora, inoltre, il dato sugli inattivi, che scendono a 1 milione 353 mila (-64 mila, -4,5%), mentre il tasso di inattività cala al 44,6% (-1,9 punti percentuali). Significativa la riduzione dei giovani Neet (né occupati né in formazione), pari a circa 160 mila unità, in netto calo rispetto al secondo trimestre 2021, quando toccava le 303 mila unità. Si evidenzia, altresì, che il tasso di occupazione raggiunge il 74,2% tra i laureati, contro il 54,9% dei diplomati e il 32,6% di chi possiede al massimo la licenza media. Guardando al futuro, tra il 2025 e il 2029 si prevede un fabbisogno occupazionale complessivo di circa 246 mila unità in Sicilia. I settori con la maggiore domanda saranno i servizi alle persone (65.600 unità) e alle imprese (38.700), seguiti da costruzioni (36.100) e commercio (33.600). «L’aumento degli occupati e la diminuzione degli inattivi rappresentano segnali incoraggianti, che confermano come gli sforzi congiunti e le efficaci politiche promosse dal Governo e dal Ministero del Lavoro stiano producendo risultati tangibili. Particolarmente significativo è anche il calo del numero di giovani Neet, quasi dimezzato rispetto a cinque anni fa» ha spiegato Paola Nicastro, presidente e amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia. Per Nuccia Albano, Assessore della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Regione Siciliana: «Viviamo in un momento storico in cui il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è una delle sfide più urgenti. Abbiamo imprese che cercano competenze che non trovano, e allo stesso tempo tanti giovani, tante donne, tanti cittadini che fanno fatica a orientarsi, a farsi trovare pronti, a cogliere le opportunità giuste». Secondo Fabrizio Ferrandelli, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Palermo: «Proprio in questo particolare momento la collaborazione per tale iniziativa, vuole essere segno tangibile di ricerca di nuove opportunità». Dal canto loro le imprese, pur riconoscendo i dati positivi, chiedono «un salto di qualità nelle politiche formative, con un maggiore raccordo tra scuola, università, centri di formazione», secondo le parole di Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria: «Serve un investimento strutturale nella formazione tecnica e professionale, nell’orientamento dei giovani e nella riqualificazione di chi oggi è fuori dal mercato del lavoro. Sicindustria, dal canto suo, sta puntando sempre di più sugli ITS, rafforzando percorsi formativi mirati, perché solo investendo sulle competenze possiamo trasformare questi numeri positivi in sviluppo duraturo per la Sicilia». (*AGIO*)


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