Per fronteggiare l’emergenza relativa al reperimento di mascherine chirurgiche e/di DPI (dispositivi di protezione individuale), il decreto cd Cura Italia ne ha previsto incentivi alla produzione e alla fornitura.
In particolare, per quanto concerne la produzione e la fornitura il Decreto legge stabilisce (agli articoli 5 e 15) quanto segue:
1) la possibilità, da parte del Commissario Straordinario, di erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi;
2) la fornitura prioritaria dei dispositivi ai medici e al personale sanitario e socio sanitario;
3) la possibilità, fino al termine dello stato di emergenza, di produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti disposizioni, attraverso procedure semplificate di validazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanità (per le mascherine chirurgiche) e dell'Inail (per i dispositivi di protezione individuali, quali ad esempio maschere FFP1, FFP2 e FFP3), a seguito di autocertificazione del produttore o dell'importatore attestante le caratteristiche tecniche del dispositivo.
Mascherine Chirurgiche.
Ecco l’elenco delle specifiche necessarie alla validazione delle mascherine in ambito chirurgico. La scheda è stata realizzata da Confindustria Dispositivi Medici e approvata dal Ministero della Salute.
Per quanto riguarda l'uso dei dispositivi da parte dei lavoratori l’arti. 16 del decreto stabilisce che
1) per contenere il diffondersi del virus COVID-19, fino al termine dello stato di emergenza, sull’intero territorio nazionale, per i lavoratori, che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro, le mascherine chirurgiche sono da considerarsi dispositivi di protezione individuale (DPI), come di fatto già sancito per gli operatori sanitari dal precedente decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020;
2) fino al termine dello stato di emergenza, è autorizzato, sull’intero territorio nazionale, l’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull'immissione in commercio.