Che differenza c'è tra quarantena e isolamento?
Quanto deve stare a casa un contatto stretto?
Quale test va eseguito?
Il ministero della Salute ha chiarito tutti i dubbi in una circolare.
CHE COS'è L'ISOLAMENTO?
L'Isolamento è la separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione
La quarantena è la restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.
QUANTO DURA E QUANDO PUò DIRSI CONCLUSO L'ISOLAMENTO DEGLI ASINTOMATICI?
10 giorni + test molecolare negativo
Le persone asintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo.
QUANTO DURA E QUANDO PUò DIRSI CONCLUSO L'ISOLAMENTO DEI SINTOMATICI?
10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test molecolare negativo
Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi
COSA SUCCEDE PER I CASI POSITIVI DI LUNGO TERMINE?
21 giorni di cui almeno 7 senza sintomi
Cioè le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2.
Questi soggetti, in caso di assenza di sintomi da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.
una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19;
una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti;
una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei;
un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Ecco la circolare del Ministero della Salute con la definizione di contatto stretto.